CCleaner il problema è molto più serio del previsto

L’hack su CCleaner è, secondo vari ricercatori di sicurezza, ben più grave rispetto a quanto previsto in un primo momento. Gli aggressori, infatti, non intendevano prendere di mira semplicemente i computer degli ignari utenti, fiduciosi della provenienza del software, ma il loro obiettivo era guadagnare i segreti delle firme più importanti del settore tecnologico.

Mercoledì scorso i ricercatori della divisione di sicurezza Talos di Cisco hanno dichiarato che più di 700 mila macchine sono state coinvolte nell’attacco al popolare software di manutenzione per PC. Gli hacker hanno utilizzato le informazioni raccolte dai sistemi infettati per identificare almeno 20 aziende tecnologiche d’alto profilo, fra cui la stessa Cisco. L’attacco vero e proprio è stato condotto in un secondo momento nei confronti di queste società.

Secondo i ricercatori questo “suggerirebbe un esecutore alla ricerca di specifiche proprietà intellettuali di valore”. Oltre Cisco, fra le società coinvolte troviamo nomi del calibro di Google, Intel, Microsoft, Samsung, Sony, HTC e Linksys, così come VMware, Akamai, Vodafone, D-Link e Singtel. I ricercatori di Talos hanno naturalmente contattato tutte le aziende potenziali vittime nell’attacco, informandole della possibile compromissione dei loro sistemi.

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