Attacchi Man-in-the-browser

In questo articolo si vuol descrivere il concetto di attacco informatico noto come “Man-in-the-Browser-Attack” (MitB), una minaccia che si differenzia dagli attacchi “Man-in-the-Middle” in quanto utilizza un trojan per intercettare e manipolare le comunicazioni tra un’eseguibile (generalmente un browser) e i suoi elementi di sicurezza. Questo tipo di attacco non è nuovo, con esempi che risalgono al 2006, ma nel tempo è diventato più sofisticato e subdolo. Nel MitB, i cyber criminali iniettano un trojan nel browser dell’utente, consentendo loro di gestire le comunicazioni tra il dispositivo e i siti web. L’obiettivo principale è manipolare transazioni online e acquisire dati sensibili senza lasciare tracce evidenti, spesso passando inosservato. Il testo sottolinea che la consapevolezza dell’utente è cruciale per difendersi da questo tipo di minaccia.

Un esempio classico di MitB è descritto nel contesto delle transazioni bancarie online, in cui il trojan può modificare l’importo di una transazione in modo invisibile per l’utente. La minaccia è particolarmente temibile perché è difficile da rilevare: non ci sono segni evidenti di attività anomala, e il trojan può essere attivato o disattivato a discrezione dell’attaccante.

Il testo evidenzia che le minacce MitB sono pericolose per diversi motivi, principalmente perché sono difficili da rilevare e richiedono un’elevata consapevolezza delle minacce da parte dell’utente per adottare comportamenti protettivi. Il processo di attacco coinvolge l’infezione di un software o del sistema operativo con un trojan, che installa un’estensione del browser per manipolare le attività dell’utente.

Le vulnerabilità sfruttate dagli attacchi MitB includono problemi nell’autenticazione, validazione dell’input, gestione delle sessioni e scrittura di codice HTML. Il testo fornisce anche alcune misure preventive, tra cui l’aggiornamento automatico dei browser, l’aggiornamento degli antivirus, la verifica supplementare delle transazioni e, soprattutto, la consapevolezza dell’utente riguardo alle minacce informatiche.

In conclusione, il testo sottolinea l’importanza di essere consapevoli delle minacce informatiche, di adottare pratiche difensive e di riconoscere comportamenti sospetti, come l’installazione di malware da parte di email o pagine web non affidabili.

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