Solo qualche giorno fà, riflettevo sugli avvenimenti informatici che stanno caratterizzando questo periodo. Continui attacchi di pirateria informatica contro istituzioni governative e private, da parte di vari gruppi cracker (Anonymous, Lulsec, LulzStorm, Antisec) hanno messo a dura prova server, siti web e database. Come già preannunciavo nel post Hackers contro Anonymous e LulzSec, chi c’è davvero dietro queste persone che si definiscono hacker? La risposta ci arriva da McAfee. Potrebbe esserci la Cina dietro a quel che viene considerato l’attacco informatico più grande della storia, cioè la violazione e l’introduzione non autorizzata nei database di 72 soggetti di grossa rilevanza scoperte da McAfee lo scorso marzo, quando i suoi ricercatori hanno rintracciato alcune intrusioni su un server di comando e controllo, legato a una precedente violazione dei dati di alcune aziende attive nel settore della Difesa. La cellula di pirati informatici, secondo gli esperti, potrebbe provenire dalla Cina: contro l’Onu l’attacco cominciò nel 2008 e per due anni proseguì con l’intromissione nel database del Segretario generale di Ginevra. “Quel che è stato fatto di tutti questi dati è ancora una questione aperta. Ma se anche una piccola parte di essi è stata usata per atti di concorrenza sleale si tratterebbe di un pericolo economico di dimensioni massicce“, ha detto il vicepresidente della società antivirus Dmitri Alperovtich.