Ondata di attacchi – Giugno 2020

“Negli ultimi giorni un attacco cibernetico ha colpito Enel e Honda, bloccandone la rete informatica interna. L’azienda di scarpe Geox ha dovuto fermare produzione e logistica e lasciare a casa i lavoratori per colpa di un ransomware diffuso all’interno dei suoi sistemi. Anche la Camera di commercio di Roma è stata oggetto di un’incursione del gruppo Anonymous che è riuscito perfino a pubblicare una finta notizia sul suo sito web. Gli hacker sono anche penetrati nel sito dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Anche l’Associazione Nazionale delle Imprese Assicuratrici è finita preda degli hacktivisti al pari del Cicap, l’associazione per il contrasto alle pseudoscienze e così pure Riscotel, il portale per il calcolo dei tributi degli enti locali. Il 15 giugno invece centinaia di dati personali degli utenti iscritti alla community del Comune di Napoli sono stati diffusi senza autorizzazione.
Il successo di questi attacchi informatici dipende da vari fattori: errori nel software e nella sua configurazione; vulnerabilità del codice già note e mai risolte per mancanza di fondi, soprattutto nel settore pubblico; il lock-in tecnologico che rende le aziende dipendenti dalla stessa software house senza poter ingaggiare servizi alternativi per risolvere problemi di funzionamento. Più spesso la causa è però l’errore umano. […] c’è una dubbia cultura della sicurezza anche in ambito professionale se, come dimostrano gli Anonymous con le loro incursioni, chi gestisce sistemi digitali usa ancora come password la parola “admin” oppure una sequenza di numeri come “123456”.”

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