Scacco matto a TOR

Il team informatico dell’FBI, sembra che abbia deciso di attaccare pesante le attività più o meno illegali veicolate a mezzo del noto programma di navigazione anonima Tor,  costretto a subire la scomparsa di un ampio numero di servizi nascosti intorno alla mezzanotte di domenica 4 agosto.
La chiusura di servizi Tor, caratterizzato da una serie di servizi e pagine non raggiungibili attraverso i normali software e protocolli di rete, sarebbe riconducibile al destino di Freedom Hosting, società irlandese specializzata appunto nell’hosting di servizi all’interno di Tor.
La posizione di Freedom Hosting nell’ambito dello scambio di materiale illegale non è una novità assoluta, e anche gli hacktivisti di Anonymous si erano accorti dell’attività di distribuzione della società irlandese già da qualche anno. Un altro aspetto significativo della nuova iniziativa dell’FBI è però l’apparente utilizzo di un exploit mirato contro la versione a supporto esteso (ESR) di Firefox 17, release alla base della versione modificata TORbrowser che viene largamente utilizzata per accedere alla rete Tor. In particolare, avendo recentemente gli sviluppatori ri-abilitato l’esecuzione del codice Javascript nella configurazione standard del software, del codice individuato sulle pagine ospitate da Freedom Hosting sembrerebbe sfruttare questa peculiarità. Il progetto Tor ci tiene comunque a rimarcare le proprie distanze dalle presunte attività illegali della società irlandese.

Print Friendly, PDF & Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.