Università Tor Vergata sotto attacco

L’ateneo romano ha subito un’intrusione informatica grazie alla quale i cyber criminali sarebbero entrati in possesso di informazioni sensibili e documenti riservati per il contrasto della pandemia. Tutte le attività sono state ripristinate grazie a un backup completo. Come si legge su Repubblica, in poche ore gli hacker che hanno attaccato Tor Vergata sono riusciti a criptare i file presenti nei dischi rigidi, accedendo a studi sulle molecole che possono impedire l’ingresso nelle cellule umane o sui biomarcatori della voce per effettuare la diagnosi attraverso l’intelligenza artificiale. L’attacco avrebbe anche colpito ricerche preziose su altri campi, dalle nuove frontiere per pazienti paralizzati alle possibili forme di vita negli esopianeti. Sarebbero stati cifrati tutti i documenti di studenti e professori presenti sul cloud dell’ateneo, compresi i dati sensibili, compromettendo oltre un centinaio di computer a disposizione del personale, creando pure problemi per la piattaforma di didattica a distanza, che era stata realizzata in tempi record, consentendo lo svolgimento di 71 mila esami durante il lockdown.

A quanto pare i cyber criminali utilizzano ransomware di ultima generazione non ancora identificati dai migliori sistemi di firewalling oppure le recenti botnet che si risvegliano stanno facendo il proprio sporco lavoro

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